Voce spagnola: canto profondo.
• Folcl. - Forma musicale tipica delle genti
andaluse. Le immancabili costanti di questa espressione popolare sono
rappresentate da un pessimismo esistenziale e dalla tendenza della melodia a
mantenersi in un ambito alquanto ristretto, spesso insistendo sulla ripetizione
di una sola nota. Perciò il canto ricorda una sorta di salmodiare simile
alla declamazione in musica. Il
c.j. sembra essere di origine orientale
come starebbero a dimostrare le fioriture melodiche di gusto bizantino che
vengono imbastite intorno alle note fondamentali, con intervalli armonici quasi
impercettibili, inferiori sempre al semitono, che non è neppur possibile
trascrivere facendo uso della scala temperata senza travisarne la natura. Questa
musica ha un effetto ossessivo che richiama certi rituali magici dei popoli
primitivi. Tale clima psicologico riveste la
seguiriya gitana che
è una delle caratteristiche espressioni del
c.j. (metrica usata:
3/4 e 3/8); si chiama anche
playera (lamento) perché il testo
cantato, formato di
coplas (strofe) e di
falsetas (interludi di
sola musica), non parla che di lamentazioni per la morte di un personaggio o per
un perduto amore.